Si può definire al completo la presenza della società biancazzurra alla partitella in famiglia disputata dai delfini al “Guariglia”. A partire dal presidente Cerruti e il direttore sportivo Magna, per poi concludere con il team manager Volpe ed il segretario Savi. Sembravamo proprio Magna e Cerruti i più attenti, l’Agropoli è una loro creazione, e a loro deve tanto il pubblico agropolese. La salvezza di quest’anno deve essere solo un proseguo del progetto iniziato la passata stagione con la vittoria del campionato d’eccellenza. 

 Oltre alla dirigenza sul “Guariglia” hanno fatto sentire la propria voce anche i supporters dei delfini, incitando per tutta la durata dell’allenamento i propri beniamini. Sul terreno di gioco, invece, Dellisanti ha cercato di riassettare una squadra che domenica dovrà fare a meno di capitan Parisi e Giraldi fermati dal giudice sportivo. Ha saltato l’allenamento anche Giovanni Montano ma la sua presenza non dovrebbe essere in dubbio per la supersfida. Probabilmente sarà un undici titolare costretto dalle assenze. Landolfi sarà certo di una maglia titolare in difesa, l’unico dubbio sarà la posizione. Quando è stato schierato da centrale difensivo l’agropolese doc non è mai sceso sotto la sufficienza riuscendo a fermare calciatori del calibro di Corona sia all’andata che al ritorno. Terzino sinistro è stato provato Capozzoli comunque pronto nel caso Montano non dovesse farcela. Centrocampo dove l’assenza di Giraldi lascerà spazio a Formidabile e Ottonello al centro. Esterni di fascia Sosero e D’Attilio. In attacco sicuro di una maglia da titolare Ragosta, al suo fianco il tecnico tarantino ha alternato Margiotta e Santaniello. Intanto proseguono i preparativi per inscenare lo spettacolo al calcio d’inizio, i supporters lavorano giorno e notte per regalare l’ennesima coreografia. Anche nel resto della città cresce l’attesa per il derby, la voglia di raggiungere la matematica salvezza è tanta e di sicuro il pubblico della capitale del Cilento si stringerà intorno alla squadra nel momento più delicato della stagione.

Enrico Serrapede